Con il passare del tempo, la vicinanza a questi bambini ci ha aperto gli occhi sui loro bisogni e quella che in principio era nata come una “guarderia”, ha assunto sempre più il carattere di “dopo-scuola”. Il numero dei beneficiari che la frequentavano sono via via aumentati e oggi riceviamo ogni giorno 50 bambini e adolescenti.Quando nell’anno 1997, il progetto ebbe inizio, alcuni ragazzi iniziarono ad accogliere i figli di ragazze-madri, impegnate a ricevere un corso di “taglio e cucito”. In effetti, il primo problema sorto fu che le beneficiarie del corso non potevano frequentarlo, perché nessuno accudiva i loro figli. Questi ragazzi, studenti universitari, che già collaboravano con la Fondazione, si offrirono dunque come volontari, per rispondere a questa necessità.
Nell’anno 2003 abbiamo deciso di sospendere il corso di “taglio e cucito”, per la ristrettezza dei locali e in quanto il progetto principale era diventato quello del “dopo-scuola”, dove, nel frattempo, si era costituita anche una biblioteca utile allo studio.
Oggi le istituzioni locali riconoscono ufficiosamente il nostro lavoro come “Centro de Atenciòn Integral” (CAI), anche se si attende l’apertura di locali propri per il riconoscimento ufficiale.
Oltre al lavoro di dopo-scuola, obbiettivo principale dei nostri sforzi, la vicinanza con le famiglie ci ha messo a confronto con l’intera realtà nella quale vivono i nostri beneficiari, muovendoci ad accudire sempre più alle loro necessità; per questo motivo abbiamo iniziato, parallelamente al lavoro educativo, un sostegno sanitario, che ha dato l’opportunità alle persone della zona di periodiche visite mediche altrimenti impossibili, e un sostegno nutrizionale sviluppatosi poi in periodici incontri con i genitori dei bambini, sull’alimentazione, l’igiene, corsi di primo intervento sanitario e problemi legati alla mal nutrizione.