IN-VOCAZIONE

Con questo calendario ISI intende, come sempre, posare lo sguardo sull’essere umano, che si dispiega e realizza in tante realtà diverse, in tutto il mondo. Ma guardandoci oggi, in un mondo dominato dalla tecnologia, proiettato verso l’intelligenza artificiale, determinato più da incontri e rapporti virtuali
che reali, la domanda che spesso ci viene in mente è proprio:
Dove è finito l’essere umano? Dove è l’umanità oggi?
Di fronte alle indifferenze, agli orrori e alle banalizzazioni a cui assistiamo, coscientemente o meno, in ogni momento e da parte di qualsiasi mezzo di comunicazione, non possiamo ignorare che siamo immersi in una mentalità che indebolisce e nasconde la nostra umanità, riducendo la nostra vita e le ansie esistenziali di millenni di umanità prima di noi alla nostra piccola quotidianità di quartiere, anche se “connessi” con il mondo intero. Restiamo agiati nell’apparenza che ci distrae dalla ricerca della verità, timorosi di una ricerca che, se soddisfatta, porta inevitabilmente ad un impegno. Ma, allora, dove sei tu uomo? Dove è finita la mia/tua umanità? Dove sei finito tu? E come mai non sei più essere umano?
Tutti noi esprimiamo questa invocazione per domandare la verità della nostra umanità celata e la domanda, se presa sul serio, porta ad una in-vocazione, cioè ad una vocazione dentro all’unità con tutta la realtà, poiché la realtà tutta è ordinata ad uno stesso scopo. Tutti noi abbiamo bisogno di una vocazione che ci riporti a essere parte di quella sinfonia che ci circonda e con cui da sempre desideriamo collaborare. Allora, l’unica conseguenza ragionevole e razionale è una scelta di vita coinvolta con la realtà, in armonia e unità con tutto e tutti, una scelta di quelle che si prendono in gioventù e a cui poi si dedica tutta la vita.