J’ai rendez–vous avec vous
Molte volte parliamo di rivoluzione; è una parola che ci diciamo e che ascoltiamo spesso nei discorsi di chi pretende cambiare il mondo con un solo unico gesto eclatante ed esplosivo, pensando che sia l’unica strada per arrivare a una giustizia e a una pace, o meglio, a un benessere e una tranquillità tanto agognati. Ma noi non la pensiamo così: non è questa la rivoluzione che desideriamo e per cui lavoriamo. Cambiare il mondo è possibile solo cambiando il modo di incontrare le persone, una ad una, ogni giorno, ad un’ora precisa… Si tratta di un metodo, un modo di essere che non si esaurisce in un incontro fugace e istantaneo, ma che dura nel tempo, con la perseveranza e la tenacia di chi si alza dalla sua comoda poltrona e prende il treno, tutti i sabato mattina, mettendoci il suo tempo e il suo denaro, per andare a trovare le persone con cui ha costruito un rapporto e, in questo modo, “semplicemente” cambiare il mondo. Ecco quello che abbiamo chiesto ai nostri amici fotografi di documentare per quest’anno, anche quando l’istantaneità della fotografia non sempre riesce a mostrare questo aspetto primario di continuità e frequenza, ma forse può essere proprio lo spunto per conoscere, per guardare, per andare a incontrare…